Se sei un’amante della natura ecco la TOP 10 dei luoghi più naturalistici della Sicilia.

Ti piace fare escursioni?
Queste che ti proponiamo sono 10 tappe siciliane imperdibili che non puoi rifiutarti di esplorare almeno una volta nella vita.

Prima di partire però: avvertenze, informazioni utili e consigli.

Sei pronto/a?

Prima di iniziare ogni escursione fornisciti di una borraccia d’acqua capiente, possono essere diverse le aree che attraverserai senza trovare un punto d’acqua. Scegli un abbigliamento adeguato che prevede:

  • comode scarpe da trekking
  • calze senza cuciture
  • un ricambio
  • creme solari
  • cappellino

Ti ricordiamo anche che all’interno dei confini delle aree protette è vietato:

  • la cattura di animali
  • il danneggiamento o il disturbo delle specie animali
  • la raccolta di quelle vegetali
  • l’accensione di fuochi all’aperto
  • l’abbandono dei rifiuti

A conclusione di questa breve introduzione vi raccomandiamo di essere sempre critici sulle vostre condizioni fisiche e capacità di orientamento.
Ma quali sono le riserve e i parchi naturali imperdibili dove devi almeno una volta nella vita fare un escursione?

Eccole:

1. Riserva Naturale del fiume Irminio

1-introzingaro-cala-marinellaPasseggiare per questa riserva è meraviglioso, fra dune, scogliere e falesie che si alternano in meravigliosi spettacoli. Le piante presenti in questa riserva sono: la Salsola kali, la Calcatreppola marittima, il Ravastrello comune, il Giglio di mare, il Ginepro coccolone, l’Efedra fragile, il Lentisco, la Spina santa insulare, il Thè siciliano, l’Asparago, la Brionia, l’Artemisia, la Tamerice, il Fiordaliso delle spiagge, l’Ononide, la Cannuccia di palude il Giunco pungente, la Tifa, il Salice e il Pioppo. Nei pressi delle falesie è possibile trovare esemplari di Palma Nana, Timo Arbustivo, Tabacco Bianco e la Canna. La fauna della Riserva Naturale del Fiume Irminio si compone di Martin Pescatore, Airone Cinerino, Cormorano, Garzetta, Nitticora, Marzaiola, Tarabusini, Gallinella d’Acqua, Folaga, Cavaliere d’Italia, Occhiocotto, Zigolo nero, Upupa , Gruccione, Ballerina gialla, Ballerina bianca , Poiana, Falco di palude, Colubro leopardiano e Ramarro. Tra gli anfibi troviamo la Rana verde ed il Rospo mentre per i mammiferi la Volpe, il Coniglio e la Donnola.

2. Pantalica

4-pantalica_18101997Tra i comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palzzolo Acreide si estende la Riserva Naturale di Pantalica istituita nell’anno 1997. Questa riserva si estende nella Valle dell’Anapo un fiume limpido e fresco il cui nome, che deriva dal greco, significa invisibile. Il fiume nasce nel territorio di Palazzolo Acreide, sul Monte Lauro. L’Anapo lungo il suo percorso ha creato diversi canyon che prendono il nome di Gole di Pantalica.Nel territorio di questa riserva è interessante anche visitare la necropoli di Pantalica che è una delle più estese del Mediterraneo con più di mille tombe distribuite sulla parete rocciosa. La flora è caratterizzata da platani orientali, pioppi neri e bianchi, salici ed un ricco sottobosco. Durante il periodo primaverile la riserva si colora con le fioriture di iris, crochi, asfodeli e orchidee selvatiche.
Tanti sono i mammiferi che si aggirano in questi luoghi, come la volpe, i conigli, le donnole, le martore, gli istrici e tanti uccelli.Tra i rettili troviamo il colubro leopardiano e tra gli insetti la libellula nera. Nelle acque del fiume vivono la trota fario, la rana, la trota siciliana e i gamberetti di fiume. Le acque del torrente sono anche abitate dal granchio di fiume e dal discoglosso dipinto. La riserva è stata organizzata in sentieri attraverso i quali è possibile visitarla interamente.

3. Oasi faunistica di Vendicari

5-vendicari_calamosche_dsc_01521L’oasi faunistica di Vendicari è una delle riserve più importanti dell’intera Sicilia e non solo, difatti la sua fama è internazionale.
E’ stata inaugurata nel 2004 ed è gestita dall’Azienda Foreste che ha creato diversi sentieri attraverso i quali poter visitare la Riserva, interessante dal punto di vista naturalistico, archeologico e storico.Gli uccelli che fanno meta in questi posti sono diversi e sono: aironi, fenicotteri rosa, cigni, spatole, fratini, gallinelle d’acqua, porciglioni, cannaiole, tuffetti, gabbiani rosei, volpoche e mignattai. La splendente macchia mediterranea, che caratterizza questo posto, accoglie rospi, serpenti, volpi, tartarughe, biacchi, donnole, volpi, istrici, ricci e pipistrelli. Come già detto questa riserva è molto importante anche dal punto di vista archeologico difatti sono numerosi i luoghi di culto, catacombe e necropoli che è possibile visitare. Nella zona è presente anche un vecchio edificio, nel quale un tempo si trovava una tonnara attiva nel ‘700 fino alla seconda guerra mondiale, e la torre Bafatu, una costruzione del XVIII secolo.

4. Lago di Pergusa

6-lago-di-pergusaIl lago di Pergusa, a pochi chilometri dalla città di Enna, è una rarità della natura siciliana, difatti è uno dei pochi laghi naturali presenti sulla bell’isola. Le sue dimensioni sono ridotte, ma la sua importanza geologica, cultura e faunistica sono enormi tanto da essere la prima riserva ad esser stata istituita nella Regione Sicilia e esser stato dichiarato, dall’Unione Europea, sito di interesse comunitario. Il lago si trova a Pergusa, frazione di Enna, ed è circondato da colline che gli fanno da cornice. Si alimenta di acque piovane ed è di origine tettonica.
La bellezza di questo lago è stata, in passato, anche ispiratrice di scrittori: da Ovidio a Cicerone, da Livio a Diodoro Siculo e tanti altri. Questo lago, oltre che protagonista di una storia mitologica, è anche dimora di diverse specie di uccelli che durante la loro fase migratoria, verso l’Africa, vi si soffermano. Nei mesi primaverili si possono ammirare garzette, aironi cenerini, nitticore e mignattai; mentre in quello invernale l’alzavola, il mestolone e il fischione. Nelle limitrofe zone fangose si trovano altre specie ornitologiche quali: il chiurlo maggiore, il totano moro, la pettegola, la pettegola e il beccaccino. Periodicamente le acque di questo lago si tingono di rosso, creando uno degli spettacoli più affascinanti della natura. Artefice di ciò è il Copepode, un piccolo gambero, che per proteggersi dai raggi del sole estivo si tinge di rosso. A circondare il lago vi è la Selva Pergusina ricca di querce caducifoglie e sempreverdi. Altre specie presenti nella Selva sono Cannuccia palustre, il Giunco, la Calistegia etc. Diversi sono gli studiosi che nel corso degli anni hanno concentrato le loro ricerche su questo lago e sulla selva circostante.

5. Fiume Freddo

7-fiume-freddoDal 1984 è stata istituita la Riserva Naturale di Fiume Freddo, tra i comuni di Calatabiano e Fiumefreddo. È stata istituita per frenare gli eccessivi prelievi idrici che stavano mettendo a rischio l’esistenza di questo fiume.

Il corso del fiume è lungo circa due chilometri e nasce dalle Quadrare (caldare). Il nome di questo fiume deriva dal fatto che le sue acque sono molto fredde, 12°, poiché nascono dallo scioglimento delle nevi dell’Etna. Questa caratteristica permette la sopravvivenza di una pianta tipicamente nordica quale il ranunculetus, o ranunculo a pennello. In questi territori è possibile trovare il papiro che è tra una delle maggiori attrazioni della riserva.
L’avifauna di Fiume Freddo è caratterizzata da Airone cenerino, Airone rosso, Alzavola beccaccia, Beccaccino Cardellino, Cicogna, Cincia, Colombella, Cuculo, Fanello, Fischione, Fringuello, Gallinella, Germano Reale, Gru, Nibbio, Piviere Dorato, Porciglione, Quaglia, Svasso Minore, Tarabusino, Tortora e Usignolo. L’itinerario, che guida alla scoperta di questa riserva, parte da un antico mulino ad acqua e costeggia il fiume facendo scoprire tutti i segreti e le meraviglie di questi posti. Il percorso termina sulla spiaggia, alla foce del fiume.

6. Isola Lachea

8-isola-lacheaacitrezza-faraglioniIsola Lachea che fa parte delle Isole dei Ciclopi ed è di origine vulcanica.
La riserva naturale è stata istituita nel 1998 ed è gestita dal Cutgana. Numerose sono le specie di pesci che si aggirano per le acque che circondano questa affascinante isola: Bavose, Salpe, Cefali, Idrozoi, Ascidie rosse, il Verme cane e l’argenteo balenio dei Saraghi.
A 20 metri circa di profondità si trovano colonie di Gorgonia Gialla. Inoltre è possibile trovare polpi e l’Alicia MIrabilis. Tra i vertebrati il più comune è il Rombo. Sulla terra ferma vivono invece lo Zelotes Messinai, un ragno, l’Urozelotes mysticus e la lucertola Podarcis sicula ciclopica.

Gli uccelli che nidificano in questa riserva e attraverso questi cieli sono: il Falco di palude, il Falco pellegrino, i Trampolieri, i Limicoli, la Passera sarda, la Ballerina gialla, il Gabbiano reale mediterraneo, il Gabbiano comune e il Cormorano.

La flora dell’isola è caratterizzata da piante quali Senecio squalidus, Heliotropium bocconei, Carlina hispanica globosa.

7. Bosco Santo Pietro

9-bosco-di-santo-pietroIn provincia di Catania tra le città di Mazzarone e Caltagirone si trova la Riserva Naturale di Bosco San Pietro. Per estensione è la seconda riserva naturale della Sicilia. È stata istituita nel 1999 ed è gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia.È una grande area boschiva composta, per la maggior parte, di antiche sugherete. Dal punto di vista geologico questa area è interessante per la presenza di argille grigio-azzurre nelle quali sono stati ritrovati dei fossili risalenti a 1,8 milioni di anni fa.Camminando per il bosco è possibile imbattersi in piccole cascate di acqua e delle fontane che sono state realizzate nei pressi di queste: Fontana Cacciatore, Fontana Molare e Fontana Ficuzza.
Anche la presenza di alcuni mulini rende l’area molto interessante. All’interno della riserva si trova anche un centro di recupero per la fauna selvatica.
Le specie vegetali di questa riserva sono diverse, dalle giganti sugherete, alle vecchie querce, dai lecci ai pini. Il sottobosco è formato da olivastro, biancospino, erica, corbezzoli e mirto. Gli animali che si aggirano per questa zona sono piccoli mammiferi e numerosi uccelli (poiane e gheppi per la maggior parte).

8. Riserva Naturale Isola di Pantelleria

10-pantelleria_l1000996La riserva naturale dell’isola di Pantelleria è stata istituita nel 1998 ed è gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia.
È stata istituita per proteggerne l’immane bellezza che avvolge il cristallino mare, le scure grotte, le possenti rocce e la ricca vegetazione.
Pantelleria è un’isola di origine vulcanica e si è formata nell’era quaternaria. In questa zona è presente una ricca vegetazione mediterranea con palme e boschi di pino, ginestre, limi e violaciocca. Il gatto selvatico, conigli e diversi rapaci compongono la fauna dell’isola. Data la vicinanza al continente africano è possibile imbattersi in due specie di invertebrati tipici del continente nero: il grillotalpa e la cinezia. Nell’itinerario alla scoperta dell’isola di Pantelleria non si possono non inserire la Montagna Grande, Monte Gibele e Monte Gelkhamahar.

9. Riserva Naturale dello Zingaro

11-riserva_dello_zingaroLa Riserva Naturale dello Zingaro si estende per sette chilometri tra Scopello e San Vito lo Capo. A costo di sembrare ripetitivi anche per questa riserva va sottolineata la suggestiva bellezza e l’immenso fascino, fatti di colori intensi per ogni stagione bagnati dal mare limpido e cristallino dove calette bianche bianche fanno capolino. Questa riserva fu istituita nel 1981 a seguito di una marcia popolare. È gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia. Tra le calette ci sono: Cala della Capreria, Cala del Varro, Cala della DIsa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Torre dell’Uzzo e Tonnarella dell’Uzzo. Numerosi sono anche i cunicoli e le grotte sommerse tra le quali: grotta del Colombaccio, grotta della Corvina, Grotta della Craperia, Grotta della Mustia e Grotta della Ficarella.
Tra le specie che crescono in questa zona troviamo specie endemiche tra le quali il limonio, il perpetuino, il garofanino, il fiorliso di Sicilia, la finocchiella, il cavolo selvaggio, l’erba perla, il vilucchio turco e il limonio di Todaro. Queste zone sono abitate dall’aquila Bonelli, dal falco pellegrino, dalla coturnice di Sicilia, dalla poiana, dal gheppio, dal barbagianni, dall’allocco e dalla civetta. Inoltre volano in questi cieli gabbiani, upupe, scriccioli, zigoli e usignoli di fiume. Tra i mammiferi troviamo la donnola, la lucertola siciliana, cavallette, mantidi, coleotteri, farfalle e gongilli. In questa riserva l’Azienda Foresta ha organizzato anche numerosi sentieri che portano alla scoperta dei meravigliosi paesaggi.

10. Riserva Naturale Stagnone di Marsala

12-stagnone-marsala_139348La riserva di Stagnone di Marsala fu istituita nell’anno 1984 a tutela del delicatissimo ecosistema di questa zona ovvero delle isole dello Stagnone. Attualmente è gestita dalla provincia regionale di Trapani. Queste piccole isole si trovano a largo della costa occidentale della Sicilia, nel comune di Marsala. Il nome di questa riserva deriva dalla laguna più grande dell’intera isola siciliana, lo Stagnone per l’appunto. Questa laguna si caratterizza per le acque basse e comprende quattro isole: San Pantaleo (Mozia), Isola Grande, Schola e Santa Maria.
Un’antica attività, che si svolgeva in queste isole, era quella delle saline delle quali restano ancora i mulini. Come comprensibile dallo stesso nome, Isola Grande è la più grande delle isole dello Stagnone ed ha una formazione piuttosto recente. È dalla formazione di questa isola che è iniziata la formazione di tutta la laguna. Su questa grande isola si trovano oggi delle saline abbandonate, un bosco e delle spiagge di sabbia fine. Anticamente questa isola apparteneva al feudo degli Altavilla per poi passare alla famiglia Adragna che ha fatto del sale la sua ricchezza.
Dopo la più grande, la più piccola delle isole che è Schola. In questa piccola isola durante il periodo della dominazione romana si trovava una scuola di retorica.
L’isola si Santa Maria prende il nome dal santuario di Santa Maria Valleverde ed ha la caratteristica forma di laccio. Infine Mozia (San Pantaleo) che è la più importante dal punto di vista archeologico e paesaggistico. La vegetazione è caratterizzata da piante che si adattano all’alto grado di salinità e sono: la suaeda, l’atriplice, la salicornia glauca, la salicornia strobilacea, la loglierella ricurva, diverse specie di limonio, il giglio di mare, l’erba cristallina, e l’eringio marino.

Hai segnato tutto?
Questa era la nostra top 10 dei luoghi più belli e naturalistici della Sicilia.

Se alloggi da Villa Giulia non solo sarai circondato da un parco botanico di 10.000 metri quadrati con più di 150 piante ma potrai facilmente raggiungere queste 10 tappe siciliane in cui devi fare un escursione almeno una volta nella vita!